Quando nel patrimonio di una persona deceduta sono presenti immobili, i chiamati all’eredità dovranno presentare la denuncia di successione. Lo stabilisce l’art. 28 comma 7 del Testo Unico dell’Imposta di Successione e Donazione (D.Lgs. 346/1990).

La denuncia di successione: cos’è e quando va presentata
La denuncia di successione è un atto avente finalità amministrativa e fiscale, che ha lo scopo di dichiarare all’Agenzia delle Entrate i beni appartenenti al defunto.
Deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso.
Chi deve presentare la denuncia di successione?
Gli obbligati alla presentazione sono i chiamati all’eredità.
Se ve ne è più di uno, la dichiarazione potrà essere presentata da uno solo di essi per conto di tutti.
Da cosa dobbiamo partire?
Come spesso avviene quando si tratta di beni immobili, il primo passo sarà quello di acquisire la visura catastale degli immobili facenti parte dell’asse ereditario.
Si dovrà immediatamente verificare se vi sia corrispondenza fra situazione catastale e situazione effettiva (di fatto e/o di diritto). In caso di mancata corrispondenza (si pensi ad una intestazione catastale in capo a soggetti diversi dal defunto o ad una erronea indicazione delle quote), per quanto sia possibile (in astratto) presentare domanda di successione e contestualmente chiedere la rettifica dei dati, sarà grandemente consigliabile eseguire prima la rettifica catastale e poi, dopo aver rettificato il catasto, procedere alla denuncia di successione. In tal modo la lavorazione della denuncia di successione da parte dell’ufficio sarà più agevole (evitando estenuanti richieste di assistenza telefonica, appuntamenti fisici presso gli uffici e compilazione di moduli).
Se la situazione catastale è corretta, si potrà procedere alla raccolta degli altri documenti necessari.
Documenti necessari per la denuncia di successione
Carta d’identità e codice fiscale del defunto;
Carta d’identità e codice fiscale del chiamato all’erdità che procede con la denuncia di successione;
Certificato di morte del de cuius;
Certificato di Stato di Famiglia ed estratto dello stato civile;
Copia del testamento, se presente;
Atto di provenienza dell’immobile e, come detto, visure catastali;
Certificato di destinazione urbanistica in caso di terreni;
Denuncia di successione precedente qualora l’immobile sia stato già oggetto di pregresse denunce di successione nei cinque anni antecedenti; Documentazione relativa gli altri beni indicati nella denuncia di successione (ad es. dichiarazione sussistenza debiti e crediti in caso di rapporti bancari o titoli).
Presentazione della denuncia di successione
A questo punto tutto sarà pronto per la compilazione della denuncia di successione e la sua presentazione.
Le imposte e le tasse dovute verranno quantificate dallo stesso programma di compilazione ed addebitate sul conto corrente indicato successivamente alla trasmissione telematica.
Quando sono presenti immobili nell’asse ereditario saranno sempre dovute le imposte ipotecarie e catastali (generalmente il 2% e l’1% del valore catastale degli immobili), l’imposta di bollo ed i tributi speciali. La presenza dei requisiti per le c.d. agevolazioni prima casa determinerà una sensibile diminuzione degli importi dovuti (le imposte ipotecaria e catastale saranno infatti dovute in misura fissa – euro 200 ciascuna – e non proporzionale).
Precisazioni
Si faccia attenzione a quanto segue:
1) la denuncia di successione deve avere ad oggetto tutti i beni dell’asse ereditario (fatte salve le esenzioni espressamente indicate): sarà quindi necessario fare attenzione a che tutti gli stessi vengano indicati. Non soltanto gli immobili.
2) tutte le volte in cui sarà necessario aggiungere un bene dimenticato nella denuncia di successione, dovrà esere redatta e depositata una denuncia di successioe sostitutiva (che quindi indichi tutti i cespiti, vecchi e nuovi).
3) se state depositando una denuncia di successione oltre l’anno, abbiate cura di far liquidare da subito quanto dovuto a titolo di sanzione ed interessi facendo corretta applicazione del ravvedimento: se non lo farete sarà l’Agenzia delle Entrate, a distanza di anni, a richiedervi quanto dovuto (con notevole aggravio dei costi);
4) non sempre gli eredi hanno contezza dell’intero patrimonio immobiliare del defunto (si pensi ad un piccolo e dimenticato appezzamento di terreno al paesello, di provenienza ereditaria); valutate quindi se non sia necessario prima eseguire una ricognizione dell’asse ereditario eseguendo le necessarie verifiche.
5) presentare la denuncia di successione non vuol dire accettare l’eredità, o comunque non sempre. La presentazione della denuncia di successione è un adempimento amministrativo e fiscale di cui spesso l’avvocato viene incaricato mentre impegnato a dirimere possibili controversie fra eredi, oppure perché chiamato ad assisterli nella dismissione di uno o più immobili appartenenti al defunto.